Il modello di business pay-per-click
Un modello di business è un modo per fare affari attraverso il quale un'organizzazione è in grado di sostenersi da sola e produrre dei ricavi dalle sue attività.
Le compagnie che detengono la proprietà dei motori di ricerca cercano di sfruttare il fatto di possedere uno degli strumenti più utilizzati nel web, traducendo gli accessi degli utenti in ricavi, da investire successivamente in altre attività accessorie creando una vera e propria infrastruttura di servizi.
Il business model pay-per-click, quindi, cerca di monetizzare il traffico che vi è in qualsiasi pagina web attraverso la visualizzazione di annunci pubblicitari.
Per comprendere al massimo questo modello di business si devono analizzare le seguenti caratteristiche:
gli attori e i rispettivi ruoli che ricoprono nell'attività;
potenziali benefici per i vari attori;
fonti di guadagno.
Gli attori principali di questo business model sono i motori di ricerca, avendo un grosso flusso di traffico, offrono una svariata serie di servizi per incrementare i loro guadagni provenienti dalle pubblicità. Per questo motivo inseriscono all'interno della pagina dei risultati di ricerca delle inserzioni a pagamento contestuali alla parola chiave ricercata. Vedendo che questa tipologia di annunci era qualitativamente migliore rispetto ai banner, vengono via via inclusi altri servizi di pubblicità contestuale: ad esempio l'inserimento di inserzioni cosiddette content-based all'interno di qualsiasi pagina web mediante da parte del l'inclusione di un codice dinamico che fa visualizzare dei link contestuali mirati in base al contenuto delle pagine. Inoltre vi sono altre tipologie di prodotti connessi ad altre funzionalità fornite dai motori di ricerca: ad esempio l'introduzione di pubblicità nelle mappe stradali delle città, all'interno del footer delle e-mail, ecc. Le compagnie degli Search Engine incassano una quota ogni qualvolta un utente, interessato all'annuncio pubblicato, clicca su di esso andando a navigare sulla pagina web di destinazione. L'esperienza di navigazione dell'utente risulta più soddisfacente rispetto al passato in cui banner e pop-up causavano delle chiusure forzate di alcune finestre e spingevano l'utente a evitare l'accesso a siti con un advertising invasivo. In più, questa tipologia di pubblicità può diventare paradossalmente un servizio all'utenza se le inserzioni pubblicate sono serie contestuali e con delle pagine di destinazione pertinenti e ben strutturate.
Dall'altra parte vi sono le aziende che hanno la necessità di incremenare la loro visibilità nel web. Per questo motivo tentano di ottenere delle nuove fette di mercato e nuovi clienti mediante attività pubblicitarie in internet. Il Web infatti rappresenta un infinita fonte di potenziali clienti ai quali far conoscere i prodotti , i servizi o le attività dell'impresa. Con il pagamento di una piccola somma di denaro e una grandissima possibilità di personalizzazione e scelta di prodotti pubblicitari le aziende possono acquisire clienti, aumentare la propria visibilità o incrementare il branding appeal. Un ulteriore fattore che invoglia le attività produttive ad utilizzare questo tipo di advertising è che si corrisponde un pagamento soltanto se un utente ha accesso al proprio sito internet mediante il click sull'annuncio. Non viene corrisposto un canone fisso, non vi è un contratto con scadenza e quindi si ha una grandissima flessibilità rispetto ad altri media quali radio, televisione o riviste.
Un'altra importante ruolo che sta assumendo sempre più crescente è quello dei webmaster o di utenti che pubblicano siti o blog nel Web. Attraverso infatti l'inclusione di un codice dinamico fornito dalle compagnie dei motori di ricerca all'interno delle proprie pagine web, possono pubblicare anch'essi degli annunci contestuali scelti dall'archivio di annunci posseduti delle compagnie. In questo modo anche un utente o i webmaster possono monetizzare il traffico che attraversa il proprio sito, facendo di una semplice pagina web o di un blog una fonte di guadagno.
Compito dei motori di ricerca quindi è offrire dei servizi qualitativamente alti in modo tale da aumentare i propri introiti: sono da ottimizzare al massimo gli algoritmi che rendono contestuali gli annunci, tenere sotto stretta osservazione le inserzioni e le pagine di destinazione per poter offrire una pubblicità di cui l'utente si fida per poter creare una sorta di fidelizzazione del navigatore all'utilizzo delle pubblicità on-line di quel motore di ricerca. Se si raggiunge questa situazione, la CTR degli annunci sarà elevata e ciò corrisponde a più quote che le aziende dovranno versare.
Si può dire che in questo business model le Search Engine companies abbiano il cosiddetto ruolo del broker, ovvero del tramite tra venditore e possibili acquirenti, che tenta di tradurre questo suo importante ruolo nel Web in guadagni.
Si può quindi affermare che questo mercato, ancora acerbo, ha grandi potenzialità nel campo dei media advertising se si riescono con il tempo ad incrementare i livelli qualitativi dei servizi offerti. Infatti, il Web ha un numero di utenti enorme, più di qualsiasi altro media e offre possibilità di investimenti e visibilità incredibili, qualora si instaurasse un totale rapporto di fiducia, trasparenza e qualità nei confronti di questi prodotti di advertising.
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