I blogger sono hacker? - Andrea Vit 's Blog

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domenica 29 aprile 2007

I blogger sono hacker?

Avevo parlato in un mio precedente post dell'associazione tra la parola merda ed il portale italia.it, documentando il fenomeno mediante questa immagine.

Si tratta di un esempio del fenomeno del google-bombing, che avviene quando bloggers molto quotati ed importanti in tutto il mondo ed altri siti autorevoli (in termini di page rank e posizionamento) puntano links verso una determinata pagina web utilizzando il medesimo anchor text.

In parole povere i bloggers autorevoli italiani per definire lo scarso grado di qualità del portale italiano lo hanno deciso di taggare con la parola merda.

E' semplicissimo: basta inserire all'interno del testo descrittivo di un link la keyword merda. E' uno dei fattori principali che influenza l'indicizzazione nei motori di ricerca: se link in pagine con un alto valore di page rank contengono nel testo descrittivo una keyword, allora la pagina puntata avrà, per quel termine, un alto valore di rilevanza e quindi una buona posizione nelle SERP.

Il quotidiano Libero intitola un articolo riguardante il noto portalone del turismo italiano intitolando:
"Attacco pirata al sito Italia.it ..."
e nel titoletto "Gli hacker collegano il portale che promuome il turismo alla parola merda".
[martedì 24 aprile p.13]

La lettura di questo titolo mi ha lasciato un po' perplesso soprattutto per la denominazione 'hacker' a coloro che hanno svolto questo genere di operazione

Ma questi bloggers autorevoli sono veramente degli hacker? Alla fine si tratta di un semplice collegamento di un concetto ad un altro, mediante la descrizione del link che viene interpretata dalla tecnologia dei motori di ricerca come importante fattore di relazione tra una parola chiave ed il contenuto della pagina.

Personalmente credo che la definizione di hacker data ai fautori di questa simpatica iniziativa sia fuoriviante in quanto non vi è nessun accesso fraudolento, non c'è la violazione di protezioni o la forzatura di password e sistemi di sicurezza vari.

Più che un tipo di un attacco di hacker secondo me si tratta dello sfruttamento di una conosciuta falla dell'algoritmo di ranking dei risultati per dare una manifestazione democratica di protesta verso il portale e la gestione dello stesso.

Dopo tutto questi bloggers autorevoli si possono dire i politici della rete, eletti a suon di link come rappresentanti del Web: detengono il potere nei motori di ricerca e la loro visibilità grazie al solo alto Page Rank.

Gli hacker sono completamente un'altra cosa.

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